Questi arazzi di parole potrebbero essere intesi come calligrammi, immagini composte da testi di preghiere o, più spesso, delle Sacre Scritture. La particolarità è che qui il testo tesse la trama dell’immagine, di modo che vi è una corrispondenza ideale tra riga di caratteri e filo di tessuto. Il tutto nacque dalla personale necessità di ricopiare, durante la mia Lectio Divina, i brani della Bibbia al fine di meditarli, ruminarli, interiorizzarli: finché mi resi conto che il testo stesso assume un nuovo livello di comunicazione nella sua disposizione spaziale, deittica. La forma del testo è segno di segni: è di-segno.